la piscina di siloe
sa giovanni Evangelista ed apostolo

La Chiesa ci dona di celebrare nell’ottava di Natale la festa di San Giovanni, apostolo ed evangelista, il discepolo amato da Gesù, il discepolo che, durante la Cena dell’amore, adagiò il suo capo nel cuore di Cristo.

Il Natale non è solo commozione emotiva superficiale di uno sguardo che si posa su un bambino appena nato, al suono del canto degli angeli; il Natale non è solo il coraggio di testimoniare nella vita e nel quotidiano il vangelo di Gesù, fino a donare la vita ed essere capace di perdonare come Gesù dall’alto della croce.

Ma…

Oggi, la festa di san Giovanni evangelista ci ricorda che il Natale del Signore ha bisogno di essere guardato in profondità per poter essere vissuto e compreso in modo adeguato.

È necessario correre al sepolcro ma, prima ancora è fondamentale accogliere l’annuncio della Chiesa, già presente nella donna del Vangelo ed ascoltare: hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!

Chi ha portato via il Signore dal sepolcro?
Dove possiamo trovare il Signore?
Corriamo nel luogo dell’amore e poggiamo il nostro capo nel cuore di Cristo.

Immergiamoci nella contemplazione dei vangeli  con la preghiera,  con l’ascolto, pronti a sentire ogni battito del cuore di Gesù. Giunga la nostra contemplazione a farci vivere quanto Giovanni ed ogni testimone di Cristo hanno vissuto: udire con le orecchie, vedere con gli occhi, toccare con le mani il Verbo della vita, proprio quel Verbo fatto carne e per noi visibile nel bambino Gesù.

Nella contemplazione gusteremo il mistero della resurrezione e attenderemo nella gioia il ritorno di Cristo, il nostro incontro con la vita. Questa è la fede: incontro, esperienza di amore che riesce a cogliere nella splendida umanità del Figlio di Dio il senso ultimo della realtà, già seminato e posto in quel in principio.

Accogliamo il bambino nelle nostre braccia e adagiamolo sulle nostre ginocchia in ginocchio e mentre udiamo la sua parola creatrice e rinnovatrice lasciamo che il nostro cuore diventi culla, sepolcro spalancato, giardino dell’Eden, luogo dove Dio e l’uomo passeggiano insieme, sempre.

HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com