la piscina di siloe
UN CUORE DI CARNE!
Padre santo,
che mantieni nei secoli le tue promesse,
rialza il capo dell’umanità oppressa dal male
e apri i nostri cuori alla speranza,
perché attendiamo vigilanti la venuta gloriosa di Cristo,
giudice e salvatore.
Così il presbitero, alzando le braccia al Padre ha pregato: rialza il capo dell’umanità, apri il cuore alla speranza perché possiamo attendere Cristo!
È il tempo dell’avvento, dell’attesa e della venuta. È il tempo in cui il Signore fa crescere e sovrabbondare nell’amore verso tutti, il desiderio dell’incontro, dell’abbraccio dell’altro che è speranza, ciò che fa umanità.
Lavatevi, purificatevi,
togliete dalla mia vista il male delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,
imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova,
è il grido del profeta Isaia che stamattina ha raggiunto quanti hanno celebrato la liturgia delle ore. Tanti sacrifici inutili, anzi sono un obbrobrio agli occhi del Padre mentre dimentichiamo ciò che è veramente importante: imparare a fare il bene, ricercare la giustizia, soccorrere l’oppresso, rendere giustizia all’orfano, difendere la vedova.
Carissimi, il tempo dell’avvento diventi propizio per ripensare l’umanità e ridare ad essa un cuore di carne capace di emozioni, di vedere e di incontrare il fratello, la sorella, di camminare sulla via del desiderio di pace, di amore.
Incontrare il fratello, la sorella e camminare e conversare, dialogare, parlare, tenersi per mano ed abbracciarsi. È questo il desiderio di ogni padre per i propri figli ed è questo il desiderio del Padre nostro celeste. Lo incontreremo il giudice nel nostro ultimo giorno e in quel giorno racconteremo le nostre opere: sacrifici e offerte o impegno per il bene, per la giustizia, per l’amore.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso, è un grido forte da accogliere perché davvero facile oggi è affannarsi per niente, accumulare solo ricchezze che non danno gioia, che non aggiungono vita alla vita, anzi tolgono vita alla vita rendendola simile a quella di un animale, perché danno solitudine, paura dell’altro, incapacità ad un incontro vero, autentico.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e rialzate il capo perché la vostra liberazione è vicina. Non abbattiamoci allora perché l’uomo sembra aver perso la propria umanità, smarrito il suo essere uomo ma sia questo il caos da dove ricominciare a fare le cose nuove, sia esso il monte alto dal quale guardare alla speranza, al sepolcro dal quale nasce la vita.
Il tempo dell’avvento sia allora un tempo prezioso per abitare la speranza, per far crescere in ogni uomo il desiderio di una umanità ricca di vita, della vita che sovrabbonda perché dono impresso in ogni cuore di carne.
Vegliate in ogni tempo pregando. La nostra preghiera sia la preghiera della speranza che è capace di vedere nel caos la bellezza, nel peccato la luce, nell’incertezza la certezza di ascoltare e vedere realizzata la parola:
Ecco, verranno giorni,
nei quali io realizzerò le promesse di bene
che ho fatto alla casa d’Israele
e alla casa di Giuda.
A te, Signore, innalzò l’anima mia.
In te confido.
GEREMIA 33,15.
In quei giorni e in quel tempo
farò germogliare per Davide
un germoglio giusto,
che eserciterà il giudizio
e la giustizia sulla terra.
In quei giorni Giuda
sarà salvato
e Gerusalemme vivrà tranquilla,
e sarà chiamata:
Signore-nostra-giustizia.
- S. GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA [ANNO C]
- NATALE DEL SIGNORE – È APPARSA LA GRAZIA [ANNO C]
- IV AVVENTO – ECCO IO VENGO [ANNO C]
- III AVVENTO – IL SIGNORE GIOIRÀ PER TE [ANNO C]
- II AVVENTO – IMMACOLATA [ANNO C]
- I AVVENTO [C] – UN CUORE DI CARNE
- V QUARESIMA [B] – SE IL CHICCO DI GRANO
- IV QUARESIMA [B] – IL PADRE HA TANTO AMATO
- VI T.O. ANNO B – LO VOGLIO. SII PURIFICATO
- V T.O. ANNO B – LA FECE ALZARE
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
Sito creato da Gandolfo Sausa, diacono.