la piscina di siloe
Alza il capo e guarda!
Dio si fa uomo, anzi Dio si fa carne nel grembo della Vergine Maria e viene a noi, si fa visibile.
A Lui, al Bambino, offriamo, oggi, i nostri doni insieme ai Magi: oro, incenso e mirra.
Ma che stranezza: Dio si fa carne, visibile ma l’uomo per vederlo deve cercarlo.
Il profeta Isaia suggeriva già la ricerca di Dio al popolo d’Israele ed oggi anche a noi: Alza il capo e guarda. Rivestititi di luce perché viene la luce.
Alzare il capo, guardare, rivestirsi di luce è mettersi in cammino come i Magi e insieme ai Magi attraversare deserti e città, condividendo la speranza con le persone che incontri, sperimentando anche il senso di smarrimento perché, di tanto in tanto, sei incapace di vedere la meta, di seguire la luce.
Non imitiamo gli scribi e i farisei, tutti conoscitori dei testi sacri: la loro è una ricerca immobile, non porta all’uomo, non avvicina a Dio, non cambia il cuore. Conoscono bene, sanno leggere e interpretare bene le profezie e sanno anche indicarle agli altri ma essi non si muovono perché non rinunciano alle ricchezze dei palazzi, al prestigio del loro potere, alle loro poltrone sacre o mondane.
Cercare, camminare, alzare gli occhi è detto di alcuni Magi che portano oro, incenso e mirra con ciò che questi doni significano. I Magi, una piccola comunità, alla ricerca di Dio perché amanti di Dio e attenti alle stelle. I Magi, una piccola comunità, capaci di sostenersi a vicenda, di camminare l’uno accanto all’altro, non lasciando mai indietro nessuno.
Quanta solitudine ed individualità, oggi, nella ricerca della verità, della vera conoscenza, di ciò che può rendere veramente felice l’uomo.
Quanta solitudine ed individualità, oggi, nella ricerca della luce, di Dio, del volto del Padre che splende in Cristo.
Quanta solitudine ed individualità, oggi, nella Chiesa e tra i membri della Chiesa! Cerchiamo tutti il volto del Dio ma senza il Paraclito ed allora camminiamo come monade, isole, separate del mare, dagli oceani e dalle piccole e grandi tempeste che da essi scaturiscono.
Alziamoci ma insieme, guardiamo ma insieme, camminiamo ma insieme, offriamo i doni ma insieme saremo la stella che nel Bambino adora il volto del Padre ed indica all’uomo nel bambino l’umanità di Dio, l’umanità vera dell’uomo.
Dialogo tra i Magi e Maria
di Efrem il Siro
(Nisibis 306 – Edessa 373)
I magi:
“A noi una stella ha annunciato
che Colui che è nato è il re dei cieli.
Tuo figlio ha il potere sugli astri,
essi sorgono soltanto al suo ordine”.
Maria:
“E io vi dirò un altro segreto,
perché siate convinti:
restando vergine,
io ho partorito mio figlio.
Egli è il figlio di Dio.
Andate, e annunciatelo!”
I magi:
“Anche la stella
ce l’aveva fatto conoscere,
che figlio di Dio e Signore
è il tuo figlio”.
Maria:
“Altezze e abissi
ne rendono testimonianza;
tutti gli angeli e tutte le stelle:
Egli è il figlio di Dio e il Signore.
Portate l’annuncio
nelle vostre contrade,
che la pace si moltiplichi
nel vostro paese”.
I magi:
“Che la pace del tuo figlio
ci conduca nel nostro paese,
con sicurezza, come noi siamo venuti,
e quando il suo potere
dominerà il mondo,
che Egli visiti
e santifichi la nostra terra”.
- V QUARESIMA [B] – SE IL CHICCO DI GRANO
- IV QUARESIMA [B] – IL PADRE HA TANTO AMATO
- VI T.O. ANNO B – LO VOGLIO. SII PURIFICATO
- V T.O. ANNO B – LA FECE ALZARE
- II T.O. “DOVE ABITI” “VENITE E VEDRETE” – ANNO B
- EPIFANIA DEL SIGNORE. ALZATI E GUARDA – ANNO B
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- S. FAMIGLIA – GESÚ MARIA GIUSEPPE [ANNO B]
- S. GIOVANNI – APOSTOLO ED EVANGELISTA [ANNO B]
- S. STEFANO – MARTIRE E DIACONO [ANNO B]
Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
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