La Piscina di Siloe
Gv. 9,1-7
Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco 7 e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe». Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.
PRIMA DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Avvento: tempo della venuta, tempo dell’attesa, tempo del cambiamento del cuore.
Così ieri, con la Chiesa, con la creazione tutta abbiamo iniziato un tempo nuovo per attendere Colui che viene con un cuore nuovo.
La novità non è il tempo, la novità non è in Colui che viene, la novità sta nel cuore.
È necessario che il tempo di avvento ci rinnovi soprattutto nel cuore, segno dell’amore, sede di un incontro con il Padre per mezzo di Cristo nella potenza dello Spirito, sede dell’amore per il fratello, per la creazione tutta.
Avvento e cuore, attesa e cuore, venuta e cuore.
Un cuore nuovo donaci, Signore.
Un cuore nuovo, capace di amare senza interesse personale, capace di amare donando tutto, capace di scoprirsi vuoto che è dato dalla tua assenza per essere riempito solo dalla tua presenza.
Camminare in questo tempo, lungo quattro settimane con Maria, la Madre; con Giuseppe, il custode; con Giovanni, il precursore; con Isaia, il profeta.
Camminare ed ascoltare la parola di ciascuno di loro ma, soprattutto, vedere e conoscere il loro cuore, lavorare sul nostro cuore per renderlo nuovo, bello, pieno solo della tua presenza.
Un cuore di carne, un cuore vivente.
Un cuore passionale che arda con il Fuoco divino, mai tiepido, mai
spento.
Un cuore vivente non perché insegue mille impegni, mille attività ma, perché, nella preghiera, nella solitudine dell’incontro, il suo battito segue il battito del Padre fino a far scomparire il proprio battito e
lasciare che si ascolti solo il battito del cuore del Figlio, di Gesù,
il battito del cuore dello Spirito, l’Amore!