la piscina di siloe

Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.



LA PACE DEL RISORTO E TOMMASO

Accogli e vivi la comunità. Ascolta quel saluto che oggi è rivolto a te dal risorto: Pace a voi!

Mio Signore e mio Dio!

Pace a voi! È la Parola rivolta dal risorto ai discepoli, la sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte.

Pace a voi! È la Parola rivolta dal risorto ai discepoli, otto giorni dopo, mentre è presente anche Tommaso che non ha creduto all’annuncio Abbiamo visto il Signore!

Pace a voi! È l’annuncio che oggi, domenica in Albis e domenica della Misericordia, per volontà di Papa Giovanni Paolo II, viene rivolto dal risorto a te, viene rivolto a me.

E a voi!

La pace del risorto è data, donata personalmente a coloro che hanno indossato per bene otto giorni la veste bianca che oggi diventa un tutt’uno con la vita del credente, risorto in Cristo.

Pace a voi! È la pace del misericordioso, di colui che Israele, Aronne e tutti quelli che temono il Signore hanno cantato ed hanno impresso nel Salmo 117:

Il suo amore e per sempre!

Sì, il risorto, dona gratuitamente la pace a coloro che, vivendo la comunione con il fratello e la sorella, rivolgono il loro sguardo a Cristo, pongono il loro cuore nel cuore di Cristo.

Tommaso non è presente, la sera di quel primo giorno. Non è presente in quella comunità nella quale Gesù stette in mezzo.

Solo otto giorni dopo Tommaso è in quella comunità, Gesù sta ancora una volta in mezzo e adesso c’è anche Tommaso.

Tommaso non ha creduto a quel primo annuncio, non ha visto il risorto la sera di quel primo giorno perché non è nella comunità e non è raggiunto dal soffio e dalla parola: Ricevete lo Spirito santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non perdonerete non saranno perdonati, allora Tommaso desidera vedere e toccare con le sue forze, le sue mani, i suoi occhi.

Mio Signore è mio Dio! potrà dire Tommaso otto giorni dopo, raggiunto dalla Pace, dalla Misericordia, perché è in comunione con i discepoli.

Tocca a Tommaso adesso continuare a cantare il Salmo 117:

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore
rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Mio Signore è mio Dio! 

Tommaso adesso sperimenta insieme a tutta la comunità che quella pietra che i costruttori umani, i costruttori della pace umana, avevano eliminato è diventata la pietra d’angolo l’unica che dà pace, dà Misericordia. La pace vera, la Misericordia vera!

Anche oggi l’uomo desidera costruire la pace togliendo quella pietra che è Cristo, la Misericordia, ed ogni sforzo, allora, diventa un fallimento.

L’uomo lascia la pietra angolare fuori dalla costruzione della Pace per il suo orgoglio e per il suo volere fare a meno di Dio. L’uomo desidera ancora costruire la sua torre di Babele, ma questa costruzione è fonte di disordine, di violenza, di morte.

Vivi la comunione con il prossimo, accogli personalmente quella pietra angolare che ti raggiunge e desidera entrare nel tuo cuore, mentre è chiuso, per donarti un saluto e nel saluto la pace che diventa Misericordia, perdono.

Vuoi costruire la pace?

Accogli e vivi la comunità. Ascolta quel saluto che oggi è rivolto a te dal risorto: Pace a voi! e nel saluto ti è dato lo Spirito Santo che ti rende capace di amare, di perdonare, di vivere la comunità da veri fratelli!

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