Allora Maria disse:
Ecco la serva del Signore,
avvenga per me secondo la tua parola.
Maria ha compreso, vive e fa esperienza già di quanto Gesù dirà nella sua Ultima Cena con gli Apostoli, quando spezza il Pane, versa il Vino, si alza da tavola e cinto il grembiule lava i piedi… poi dice:
Chi è il più grande tra voi diventi il più piccolo e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande: chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Maria, come Gesù, dinanzi ad un annuncio così grande da parte dell’Angelo Gabriele: lo Spirito Santo scenderà su di te è la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà Santo e sarà chiamato figlio di Dio, si fa serva, serva dell’Altissimo, serva dell’Uomo.
No, Maria non si è seduta a tavola facendosi servire come regina perché nel suo grembo veniva generato il Figlio del Padre, ma si fa serva, si fa strumento dell’opera che il Padre ha iniziato in quel giorno, che è il giorno che appartiene a ciascuno di noi, quando ci nascondiamo dal volto del nostro Padre, dalla sua voce che ci chiama perché siamo nudi, perché ingannati dal serpente abbiamo mangiato e ci siamo saziati del nostro egoismo, di tanta indifferenza, di una mentalità che non è quella del Padre, del Figlio, dello Spirito, ci siamo fatti re e ci siamo seduti a tavola ed abbiamo preteso il servizio dagli altri.
Maria si fa serva, la sua grandezza è nel servire l’Altissimo e l’Uomo.
Il Padre al serpente che ha ingannato il primo uomo, che inganna ogni uomo e ciascuno di noi, disse: io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno.
Maria si fa serva, si fa Madre il cui Figlio, la sua stirpe, schiaccerà la testa del serpente.
Maria, strumento nelle mani del Padre e del suo progetto di salvezza, grembo del Figlio e della Redenzione, tempio dello Spirito che in lei e per mezzo di lei opera cose grandi.
Fare festa, in questo tempo di avvento, tempo per eccellenza di Maria, attorno a Maria Immacolata è pregustare con lei e in lei la gioia della salvezza che il Bambino Gesù che attendiamo ci porta nell’umiltà della grotta di Betlemme.
Fare festa attorno a Maria Immacolata è pregustare, come l’apostolo Paolo dice agli Efesini, il nostro essere stati scelti prima della creazione del mondo ad essere santi e immacolati nella carità, predestinati a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua Grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.
Con il Salmo 97 cantiamo al Signore un canto nuovo perché ha compiuto meraviglie, mentre andiamo incontro a colui che viene, il giudice misericordioso, in santità e purezza di Spirito.